Tazza grande o tazza piccola? E’ questa la domanda che solitamente ci viene posta quando chiediamo un ginseng al bar… noi invece vi proponiamo di prepararlo in jar, con la ricetta dell’iced ginseng al caramello! Una bevanda fresca, golosa ed energetica al tempo stesso realizzata con latte, zucchero e un ulteriore tocco di dolcezza dato dal caramello. Perfetto per una pausa a metà mattina o per la merenda del pomeriggio, l’iced ginseng al caramello sarà un’irresistibile alternativa a quello del bar!
Voglia di caffè speciali? Provate anche:
Frappè al caffè con latte di mandorla
Caffè con cioccolato, peperoncino e vaniglia,
Per realizzare l’iced ginseng al caramello versate il caffè al ginseng solubile in a jar (1) insieme a un cucchiaino di zucchero (2) e all’acqua calda (3).
Montate leggermente il liquido con il montalatte (4). Lasciate raffreddare per qualche minuto (5), poi aggiungete qualche cubetto di ghiaccio (6).
Unite anche il caramello (7). Nel frattempo versate il latte in un pentolino, aggiungete 2 cucchiaini di zucchero (8) e fate sciogliere sul fuoco (9).
Lasciate intiepidire leggermente il latte, poi montate per qualche secondo con il montalatte fino ad ottenere una schiuma (10). Riempite la jar con il latte e la schiuma (11) e gustate il vostro iced ginseng al caramello (12)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito l’iced ginseng al caramello.
Il pesce San Pietro in padella è un secondo piatto di pesce davvero squisito. I suoi filetti pregiati si prestano a tantissime modalità di cottura. Per non intaccare il suo gusto abbiamo scelto una ricetta molto semplice, che esalta il sapore della sua carne… ma non potevamo rinunciare ad un tocco mediterraneo, così abbiamo aggiunto pomodorini e olive nere infornate. Una cottura in umido che manterrà il pesce morbidissimo! Il pesce San Pietro è molto carnoso e le sue lische, essendo molto grandi, sono facili da eliminare… sarà un piacere gustare questo piatto anche con i più piccoli! Scopriamo insieme come realizzare il pesce San Pietro in padella con poche e semplici mosse.
Ecco altri secondi di pesce da non perdere:
pesce san pietro con pesche e bietole
branzino alla ligure
sogliola alla munnaia
orata all’acqua pazza,
Per preparare il pesce San Pietro in padella come prima cosa posizionate i filetti su un tagliere, senza privarli della pelle e salateli (1). Lavate bene i pomodorini e tagliateli a metà, o in quarti se dovessero essere troppo grandi (2). Prendete le olive e denocciolatele (3).
Passate al prezzemolo: tritatelo finemente (4). Ora schiacciate l’aglio, senza sbucciarlo, utilizzando la lama di un coltello, per il lato piatto (5). In una padella capiente versate un filo d’olio, aggiungete uno spicchio d’aglio (6) e lasciatelo rosolare.
Trasferite all’interno della padella anche i filetti di pesce, posizionandoli con il lato della pelle rivolto verso il basso (7). Cuocete a fiamma media per 5 minuti, quindi sfumate con il vino bianco (8). Senza girare i filetti versate ripetutamente il sughetto sui filetti, per facilitarne la cottura (9).
Aggiungete ora i pomodorini (10), le olive nere (11) e un pizzico di peperoncino (12).
Proseguite la cottura per circa 20 minuti. Non dovrete girare i filetti, ma solo versare continuamente il sughetto sopra (13). Non appena i filetti diventeranno bianchi, significa che sono cotti. Aggiungete il prezzemolo tritato (14), regolate di sale se necessario e serviteli (15).
Conservazione
Potete conservare i filetti in frigorifero per un giorno al massimo. In alternativa è possibile congelarli, solo se avete utilizzato tutti prodotti freschi.
Consiglio
Se il sughetto dovesse asciugarsi troppo, potete aggiungere un mestolo d’acqua in cottura.
Quanti modi esistono per preparare la pasta al forno? Ma se ne state cercando una perfetta per l’estate, la pasta con melanzane al forno è quella che fa al caso vostro! Un primo piatto buonissimo in tutte le stagioni, ma ancora più buono in questo periodo in cui le melanzane sono dolcissime! La pasta al forno con melanzane è ottima sia calda che a temperatura ambiente… potrete gustarla in casa, o in spiaggia per festeggiare il ferragosto con gusto e semplicità! Realizzarla è davvero facile, vi basterà saltare le melanzane in padella con poco olio, senza friggerle, preparare un sugo veloce al basilico, aggiungere cubetti di mozzarella e ripassare tutto in forno per ottenere una crosticina croccante! Noi abbiamo scelto dei pennoni, che assorbiranno benissimo il condimento, ma potrete variare utilizzando il vostro formato di pasta preferito!Ecco altre paste al forno da non perdere:
pasta al forno bianca
pasta alla sorrentina
pasta pasticciata
pasta al forno vegetariana
pasta al forno con melanzane e provolone,
Per preparare la pasta con melanzane al forno tagliate le melanzane a cubetti di circa 1cm (1). In una padella versate un giro d’olio e 2 spicchi d’aglio (2). Lasciate scaldare per pochi istanti, poi aggiungete le melanzane (3).
Cuocete a fiamma vivace, sino a che non saranno morbide e ben dorate. Eliminate poi l’aglio (4) e tenetele da parte. Ora occupatevi del sugo: versate un filo d’olio in una pentola, aggiungete uno spicchio d’aglio (5) e lasciatelo imbiondire a fiamma moderata. Ora versate la passata di pomodoro (6) e regolate di sale.
Aggiungete le foglie di basilico (7) e lasciate cuocere a fiamma bassa per 15 min circa, quindi eliminate l’aglio (8). Nel frattempo buttate la pasta in acqua bollente e salata, lasciatela cuocere per il tempo indicato sulla confezione. Tagliate la mozzarella a cubetti di circa 1cm (9).
Quando la pasta sarà cotta scolatela e trasferitela direttamente nella pentola del sugo di pomodoro (10) e mescolate. Unite le melanzane tenendone da parte qualcuna per la gratinatura (11) e aggiungete anche la mozzarella, tenendone da parte circa 50 g. Mescolate bene il tutto.
Versate la pasta in una pirofila, coprite con la mozzarella rimasta (14) e il Grana Padano DOP grattugiato (15).
Unite anche le melanzane (16), spargendole su tutta la superficie (17). Infornate in forno preriscaldato a 240 gradi, con la modalità grill per 10 min nel ripiano alto del forno (17). Sfornatela quando sarà ben gratinata e servitela calda o tiepida (18).
Conservazione
La pasta con melanzane al forno si può conservare in frigorifero per un paio di giorni.
Si sconsiglia la congelazione
Consiglio
Per una versione più golosa provate a friggere le melanzane in olio profondo e aggiungete della ricotta salata!
Il cous cous è perfetto per l’estate perché si prepara in poco tempo e si può gustare a temperatura ambiente! Noi abbiamo deciso di renderlo ancora più invitante con una ricetta davvero sfiziosa: il cous cous con anguria, feta e pomodorini. Una pietanza che mette appetito solo a guardarla, grazie alle tinte vivaci dei pomodorini colorati e del cocomero! Ideale per i vegetariani o per chi preferisce semplicemente mangiare leggero quando le temperature diventano afose, il cous cous con anguria, feta e pomodorini porterà sulla vostra tavola una fresca ventata di novità.
Provate altre stuzzicanti ricette con l’anguria:
Insalata di pollo e anguria
Tartare di gamberi e anguria
Tabbouleh estivo all’anguria
Spiedini di tonno tataki e anguria,
Per realizzare il cous cous con anguria, feta e pomodorini per prima cosa portate quasi a bollore una pentola di acqua per preparare il cous cous. Mettete il cous cous in una ciotola, condite con un filo di olio (1) e il sale (2), poi coprite con l’acqua bollente (3). Coprite la ciotola con pellicola e lasciate riposare per 5 minuti.
Nel frattempo preparate gli altri ingredienti: eliminate la buccia dell’anguria e tagliate 150 g di polpa prima a fette e poi a cubetti di mezzo centimetro (4). Riducete la feta a cubetti della stessa dimensione (5). Infine dividete i pomodorini in 4 spicchi (6).
A questo punto il cous cous sarà pronto, quindi aggiungete un altro filo di olio e sgranatelo con una forchetta (7), poi aggiustate di sale. Unite in una ciotola i pomodorini, l’anguria (8) e la feta (9).
Condite con olio, sale, pepe (10) e origano (11), poi mescolate per amalgamare il tutto (12). Ricavate delle scaglie sottili dall’anguria rimanente.
Ora che avete tutto pronto, impiattate il cous cous con l’aiuto di un coppapasta (13), poi rimuovete l’anello e aggiungete l’insalata di pomodori, anguria e feta in superficie. In ultimo, guarnite con le scaglie di anguria (14). Il vostro cous cous con anguria, feta e pomodorini è pronto per essere servito (15)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito il cous cous con anguria, feta e pomodorini. Se preferite potete preparare il cous cous in anticipo senza condirlo e conservarlo in frigorifero, coperto con pellicola.
Consiglio
Se non gradite il gusto deciso della feta potete sostituirla con del formaggio quartirolo o primo sale.
Vi piace giocare con la frutta in cucina? Se la risposta è sì, non perdetevi la ricetta degli spiedini di tonno tataki e anguria! Un antipasto originale che abbina il gusto pregiato del pesce fresco alla croccante dolcezza del cocomero e al profumo dei semi di sesamo. Per rendere questa composizione davvero perfetta manca solo una salsa, più precisamente una riduzione di salsa di soia e salsa teriyaki che aggiunge la giusta sapidità e una gradevole nota agrodolce. Pronti a stupire? I vostri ospiti adoreranno gli spiedini di tonno tataki e anguria!
Provate anche queste sfiziose ricette salate con l’anguria:
Insalata di pollo e anguria
Tartare di gamberi e anguria
Tabbouleh estivo all’anguria
Cous cous con anguria, feta e pomodorini,
Per realizzare gli spiedini di tonno tataki e anguria, per prima cosa tagliate l’anguria a fette dello spessore di circa 3 cm (1), poi eliminate la buccia e ricavate 8 cubotti (2). Fate la stessa cosa con il tonno per ottenere 8 cubi della stessa dimensione (3).
Infilzate un cubo di anguria con uno stecco di legno per spiedini, poi aggiungete un cubo di tonno e un altro di anguria (4). Assemblate in questo modo anche gli altri 3 spiedini, alternando sempre 2 cubi di anguria e uno di tonno al centro. Ricoprite gli spiedini con il mix di sesamo nero (5) e bianco (6).
A questo punto scaldate bene una padella con un filo d’olio e rosolate brevemente gli spiedini a fiamma molto alta su tutti i lati, per massimo 5 minuti (7). Mettete da parte gli spiedini rosolati e condite con un pizzico di sale. Nella stessa padella versate la salsa di soia e la salsa teriyaki (8). Fate ridurre la salsa a fuoco dolce per pochi minuti, giusto il tempo che si addensi leggermente (9).
Distribuite un cucchiaio di salsa sul piatto (10) e adagiate sopra gli spiedini (11). I vostri spiedini di tonno tataki e anguria sono pronti per essere serviti (12)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito gli spiedini di tonno tataki e anguria. Se preferite potete prepararli in anticipo e rosolarli al momento.
Consiglio
Se preferite potete sostituire i semi di sesamo con i semi di papavero.
Con la ricetta della tartare di gamberi e anguria conferirete alla vostra tavola estiva un tocco sofisticato e fresco. Questo accattivante antipasto, da gustare in pratici e raffinati bicchierini, arricchirà di gusto ed eleganza i vostri buffet. Non scomodate ricettari gourmet: per realizzare questi deliziosi finger food bastano poche mosse e altrettanti ingredienti. Un sapiente mix dalle note fruttate e speziate trasfomerà una semplice tartare di gamberi in un piatto profumato e aromatico, tutto da scoprire!,
Per preparare la tartare di gamberi e anguria iniziate pulendo i gamberi: staccate la testa (1) ed eliminate il carapace (2). Raccogliete la polpa in una ciotola (3).
Tritate grossolanamente i gamberi (4), poneteli in una ciotola e condite con olio (5), sale e il pepe rosa (6).
Profumate con la scorza del limone (7), tritate basilico e menta (8) e uniteli alla tartare (9).
Mescolate per insaporire (10). Conservate i gamberi in frigorifero a marinare, nel frattempo occupatevi dell’anguria: tagliatela a fette di circa 1/2 cm, eliminate la buccia (11) e poi ricavate dei cubetti di circa 1/2 cm (12).
Componete ora i vostri bicchieri: ponete la tartare di gambero alla base del bicchiere (13) sopra adagiate l’anguria (14) e guarnite con foglioline di menta e basilico, servite subito la tartare di gamberi e anguria (15).
Conservazione
Consigliamo di consumare subito la tartare di gamberi e anguria
Consiglio
Per realizzare una tartare perfetta non tritrate eccessivamente i gamberi, altrimenti la polpa si ridurrà in poltiglia.
Delle innumerevoli varietà di dolci che esistono, la crostata è speciale e quella al cioccolato è nel cuore di tutti. Oggi la rivisitiamo con la crostata al cioccolato ruby! Cosa ha di speciale questo cioccolato? Ruby, tradotto dall’inglese rubino, indica la varietà di questo particolare cioccolato. Le fave di cacao ruby hanno un colore rosso, il cioccolato che ne deriva, a seguito delle lavorazioni, diventa rosa. Le sue note fruttate tendenti all’acidulo sono perfette per trasformarsi in una vellutata ganache, che merita il podio di bontà assieme alla classica al cioccolato fondente e quella al latte! Questa bellissima quanto semplice crostata con cioccolato ruby conquisterà il palato (e l’attenzione) dei vostri ospiti. Non vi resta che mettervi subito all’opera!
Volete ancora qualche idea per realizzare golose crostate al cioccolato?
Crostata morbida al cioccolato
Crostata al cacao con crema alla ricotta e cioccolato,
Per preparare la crostata al cioccolato ruby cominciate dalla pasta frolla: in una ciotola versate la farina, lo zucchero a velo (1), i semi dalla bacca di vaniglia (2) e il burro freddo a pezzetti (3).
Lavorate gli ingredienti con la punta delle dita per ottenere un composto sabbioso grossolano (4), aggiungete i tuorli (5) e impastate ancora velocemente (6).
Ottenuto un panetto morbido e omogeneo (7) avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo rassodare in frigorifero per almeno 30 minuti (8). Nel frattempo preparate la ganache al cioccolato ruby scaldando la panna in un pentolino (9).
Non appena la panna avrà sfiorato il bollore versatela sulle perle di cioccolato ruby (10). Mescolate energicamente con una marisa (11) emulsionando leggermente il tutto, quindi coprite con pellicola e riponete in frigorifero per almeno 2 ore (12).
Nel frattempo recuperate la pasta frolla, tiratela su una spianatoia leggermente infarinata ricavando un cerchio dello spessore di 4 mm circa (13), avvolgete la sfoglia intorno al matterello e srotolate in uno stampo da 24 cm (14). Pareggiate i bordi utilizzando una lama liscia (15).
Adagiate un foglio di carta forno sul fondo della frolla (16) e utilizzate dei pesetti in ceramica per cottura alla cieca (17): la crostata cuoce in forno statico, preriscaldato in modalità statica, a 180° per circa 20 minuti (18).
Sfornate e togliete la carta forno ed i pesi, quindi rimettete a cuocere ancora in forno per 5 minuti sino a doratura (19). Mentre la base si raffredda recuperate la ganache, lavorate energicamente con un cucchiaio affinché risulti come montata (20). Trasferite la crema in una sac-à-poche con bocchetta “Saint Honorè” e iniziate a guarnire la crostata partendo dalla parte più esterna (21).
Completate la decorazione con ciuffi di ganache per riempire anche il centro (22) e completate aggiungendo in superficie qualche fruttino e una spolverata di zucchero a velo (23). Ecco pronta la vostra crostata con cioccolato ruby (24).
Conservazione
La crostata si può conservare in frigo fino a 3 giorni.
Si può preparare anche fino ad una settimana prima la frolla, da tenere in frigo avvolta con pellicola.
Consiglio
Aggiungete della granella di frutta secca a piacere oppure anche del cocco rapè sulla superficie della vostra golosa crostata.
Il creme caramel alle fave di tonka è un delizioso dessert dall’aroma unico conferito da un ingrediente poco comune ma molto apprezzato in pasticceria. La fava di tonka è il seme del frutto di una pianta tropicale il cui sapore simile alla mandorla è caratterizzato da una nota speziata dolce e avvolgente. A differenza della ricetta classica che richiede il bagnomaria, in questo caso il creme caramel viene cotto in forno con una speciale modalità a vapore che vi restituirà una consistenza morbida e delicata. Semplice e originale, il creme caramel alle fave di tonka è perfetto per concludere una cena speciale!,
Per realizzare il creme caramel alle fave di tonka versate in una ciotola il latte e la panna (1), poi unite lo zucchero (2) e le uova intere (3).
Aggiungete anche il tuorlo (4) e la fava di tonka grattugiata (5), poi mescolate con una frusta per amalgamare tutti gli ingredienti (6).
Coprite la ciotola con pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora (7). Nel frattempo preparate il caramello: versate lo zucchero in un pentolino dal fondo spesso (8) e fatelo sciogliere a fuoco dolce senza mescolare (9).
Quando avrete ottenuto un colore ambrato (10), distribuite il caramello caldo in 8 stampini della capacità di 170 ml che avrete sistemato all’interno di una teglia (11), poi lasciate raffreddare. Trascorso il tempo di riposo in frigorifero, versate il composto negli stampini fino quasi al bordo (12).
Cuocete nel forno preriscaldato in modalità vapore al 75% a 95° per 45 minuti (13). Trascorso questo tempo verificate la cottura toccando la superficie del creme caramel che dovrà risultare morbida ma compatta (14). Lasciate raffreddare completamente negli stampini, poi immergeteli per pochi secondi in un pentolino con poca acqua bollente (15).
Passate la lama di un coltellino lungo il bordo interno di ogni stampino (16) e capovolgetelo su un piattino (17). Il vostro creme caramel alle fave di tonka è pronto per essere servito (18)!
Conservazione
Il creme caramel alle fave di tonka si può conservare in frigorifero per massimo 2 giorni, coperto con pellicola.
Consiglio
Se desiderate potete aromatizzare il creme caramel con altre spezie come vaniglia o cannella!
Se siete fan della ganache, la più golosa delle creme al cioccolato, allora tenetevi forte perché oggi vi parliamo della ganache al cioccolato ruby. Questa particolare varietà di cioccolato, si ottiene dalla lavorazione dalle fave di color rubino, in inglese “ruby”, che poi regalano un cioccolato di color rosa. Il suo sapore è vagamente acidulo, grazie alle note fruttate simili a quelle dei frutti di bosco, perciò questo cioccolato si presta benissimo a diventare una golosa crema. La ganache al cioccolato ruby può glassare torte, muffin, cupcake e, non per ultima, una bella crostata con cui fare un figurone con amici e parenti. La sua preparazione, vedrete, è facilissima. Siete pronti?
Scoprite anche le altre varianti della ganache per guarnire i vostri dolci:
Crema ganache
Ganache al cioccolato al latte
Ganache al cioccolato bianco,
Per preparare la ganache al cioccolato ruby cominciate mettendo a scaldare la panna, lasciatele sfiorare il bollore (1). Intanto versate il cioccolato ruby in perle, o tritato al coltello, in una ciotola capiente (2). Non appena la panna è calda versatela sul cioccolato (3).
Mescolate subito per far sciogliere il cioccolato ruby (4) e quando gli ingredienti si saranno completamente amalgamati potrete usare la vostra ganache al cioccolato ruby (5). Se invece gradite l’effetto montato sarà sufficiente coprire la ganache con pellicola a contatto e dopo almeno 2 ore lavorate energicamente con un cucchiaio prima dell’uso (6).
Conservazione
La ganache al cioccolato ruby può essere conservata per un giorno fuori dal frigorifero, se non è troppo caldo, altrimenti tenetela in frigorifero ben coperta per 2-3 giorni.
Consiglio
Potete montare la ganache al cioccolato ruby anche con le fruste elettriche ma per pochissimi istanti.
Appena pronta si può usare per farcire tartellette o cestini di frolla, versandola tiepida all’interno: fatta riposare e montata per le decorazioni che preferite!
Il nocino è molto più di un liquore alle noci… è una tradizione che viene rispettata ogni anno. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno, giorno della festa di San Giovanni, bisogna raccogliere le noci, ancora verdi, prima che vengano ricoperte dalla rugiada del mattino! La notte di mezza estate, quella più breve dell’anno, è ricca di riti e leggende a metà strada tra il sacro e il profano. Le ricette tramandate di generazione in generazione sono molte e seppur alcune non risultino più leggibili, una cosa è certa: per preparare il nocino occorrono 24 noci, ancora verdi, che andranno messe a macerare nell’alcol fino a fine ottobre. Una volta aggiunto lo sciroppo, che in alcune regioni è realizzato con il vino bianco e non con l’acqua, il liquore va fatto riposare sino al periodo natalizio, quando verrà aperto. Con il suo gusto forte e aromatico, sarà un piacere gustarlo nelle serate più fredde e dopo abbondanti cene, grazie al suo potere digestivo!Ecco altri liquori da preparare in estate e gustare tutto l’anno:
liquore di ciliegie
limoncello
liquore al basilico
liquore alla menta,
Per preparare il vostro nocino, partite lavando bene le noci fresche (1). Poi indossate i guanti possibilmente, in quanto per la lavorazione successiva tendono a macchiare le mani. Tagliate a metà le noci (2) (3).
Mettetele in un barattolo di vetro capiente (4) ed unite gli aromi: la cannella (5) e i chiodi di garofano (6).
Unite anche la scorza di limone che avrete prelevato con un pelapatate per non prelevare la parte bianca, che risulterebbe amara (7). Versate l’alcool a coprire (8) e chiudete il barattolo (9).
Lasciate macerare in pieno sole per 40 giorni, avendo cura di agitarlo tutti i giorni, per miscelarlo. Passati i 40 giorni (10) filtratelo all’interno di una caraffa (11), in modo da rimuovere le noci e tenere da parte solo l’alcol che ne avrà assorbito tutti i sapori (12).
Preparate lo sciroppo: mettete in un pentolino l’acqua e lo zucchero (13). Non appena raggiungeranno il bollore e lo zucchero sarà completamente sciolto spegnete il fuoco (14). Versate lo sciroppo nella caraffa con la parte alcolica (15).
Mescolate bene (16) e con l’aiuto di un imbuto travasatelo in una bottiglietta (17). Conservatelo cosi per 3-4 mesi prima di gustarlo (18).
Conservazione
Il nocino si può conservare sia a temperatura ambiente, sia in frigorifero.
Consiglio
Se preferite potete sostituire la cannella e i chiodi di garofano con magari del ginepro o anice stellato.