“Un 5 e 5, per favore!” Se non siete di Livorno questa espressione non vi sarà famigliare, ma vi consigliamo di impararla se passerete da quelle parti…soprattutto da “Gagarin” uno dei “tortai” più famosi della città, un luogo cult per assaggiare la torta di ceci nel panino, appunto “5 e 5”! Si tratta di una semplice tipicità toscana, a base di farina di ceci, acqua e olio che si cuoce in grandi teglie. Si tagliano poi dei pezzi con cui si farcisce il panino (tipo francesino) o al massimo la focaccia, anzi “la schiaccia” livornese! Uno street food da assaporare in ogni stagione, prima di partire provate a realizzarlo a casa seguendo la nostra ricetta!,
Per preparare la torta di ceci come prima cosa versate in una ciotola la farina di ceci e il sale (1). Aggiungete 1/3 dell’acqua (2) e mescolate sino ad ottenere un composto privo di grumi (3).
Unite l’acqua rimasta e mescolate ancora (4). Coprite con pellicola (5) e lasciate riposare da 1 a 3 ore. Il tempo di riposo varia in base alla stagione, più fa caldo più maturerà prima (6).
Versate il composto in una brocca (7), facendola straboccare leggermente in modo che la schiuma fuoriesca. Usate una spatola per eliminare eventuale schiuma rimasta (8)(9).
Ungete 2 teglie da 30 cm con 50 g di olio ciascuna (10). Versate i 100 g di olio rimasti nel composto (11) e mescolate bene (12).
Versate metà del composto in ciascuna teglia (13) (14) e cuocete in forno statico preriscaldato a 250° per circa 20 minuti, sino a che non si sarà creata una bella crosticina sopra (15).
Conservazione
La torta di ceci si conserva in frigorifero per 2-3 giorni.
Consiglio
Se avete un forno molto potente consigliamo di cuocere la torta di ceci a 340-350°.
Per la cottura regolatevi sempre in base al vostro forno. Potete infornarla nel ripiano più basso e poi spostarla in quello medio-alto per far formare la crosticina.
I peperoni ripieni sono favolosi con carne e salsiccia, ma se siete alla ricerca di una variante più leggera e vegetariana, perfetta per l’estate, dovete provare i peperoni ripieni di cous cous! Questa versione dei peperoni ripieni vegetariani è davvero facile da preparare e allo stesso tempo è molto ricca e gustosa. All’interno dei peperoni troverete il cous cous condito con i pomodorini spadellati insieme agli scarti della calotta dei peperoni, olive taggiasche, feta, pinoli e tanto basilico fresco! Un piatto unico comodo anche come schiscetta da portare in ufficio, oppure in spiaggia, profumato de dal gusto davvero speciale!Ecco altre versioni da provare:
Peperoni ripieni di ricotta e melanzane
Peperoni ripieni di riso
Peperoni ripieni vegetariani
Peperoni imbottiti alla napoletana,
Per preparare i peperoni ripieni di cous cous come prima cosa lavate i peperoni e spuntateli (1). Tenete da parte la calotta che servirà successivamente. Ora svuotate l’interno dai semi, aiutandovi con un coltello (2), senza rompere l’esterno dei peperoni. Fate lo stesso per tutti gli altri (3).
Disponeteli su una leccarda rivestita con carta forno, salateli leggermente all’interno e aggiungete un filo d’olio (4). Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per circa 25 minuti. Nel frattempo riprendete le calotte di peperoni ed eliminate il picciolo, incidendo la parte intorno (5). Tagliatele a pezzetti (6).
Trasferitele in una ciotola (7) e tenetele da parte. Ora mondate lo scalogno e tagliatelo a fettine (8). Trasferite in un’altra ciotolina (9) e tenete da parte.
Lavate bene i pomodorini e tagliateli a metà (10) (11). Ora in una padella versate 3 cucchiai d’olio e lo scalogno. Lasciatelo rosolare leggermente, poi aggiungete i peperoni (12).
Unite anche i pomodorini (13) e regolate di sale (14). Cuocete a fuoco medio per circa 15 minuti, girando di tanto in tanto. Nel frattempo scaldate il brodo vegetale, che deve essere sempre dello stesso peso del cous cous. Non appena inizierà a bollire versate il cous cous all’interno (15).
Mescolate (16) e coprite con un coperchio (17). Lasciate riposare pochi minuti, sino a che non avrà assorbito tutta l’acqua (18).
Trasferitelo in una ciotola, sgranatelo con la fochetta e aggiungete le verdure (19), la feta a cubetti (20) e le olive taggiasche denocciolate, sgocciolate dall’olio di conservazione (21).
Unite anche i pinoli (22), le foglioline di basilico spezzettate a mano (23) e mescolate bene. Trascorsi i 25 minuti sfornate anche i peperoni (24).
Riempiteli con il cous cous, compattandolo bene (25) e trasferiteli nuovamente sulla placca. Aggiungete un filo d’olio in superficie e cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per altri 25 minuti. Poi sfornateli (26) e serviteli (27).
Conservazione
I peperoni ripieni di cous cous si possono conservare in frigorifero per un giorno.
Consiglio
Se non avete tempo di preparare il brodo, potete utilizzare l’acqua, a cui aggiungerete un pizzico di sale e un filo di olio che servirà a sgranare meglio il cous cous.
La torta delle rose è un dolce tipico mantovano; oggi insieme al maestro pasticcere Andrea Tortora, specializzato nei lievitati, vi mostreremo come preparare la torta delle rose con lievito madre. Un dolce davvero speciale, solitamente preparato per omaggiare le proprie mamme, ma che in realtà non ha bisogno di un’occasione particolare per diffondere il suo profumo nella vostra cucina. La torta delle rose è un lievitato buonissimo, super soffice, perfetto da gustare in qualsiasi momento della giornata, soprattutto a merenda o a colazione! La sua forma è proprio ciò che dà il nome a questo dolce che ricorda un cesto di boccioli di rose. Grazie al lievito madre, rispetto alla ricetta classica, otterrete un impasto ancora più morbido ed aromatico che si conserva a lungo: la cremina al burro custodita all’interno delle rose lo renderà umido al punto giusto e davvero profumato!
Scoprite anche la nostra versione alle mele e quella salata! ,
Farina Manitoba 300 g (con 14 g di proteine e W tra 360 e 380)
Lievito madre 90 g (già rinfrescato 2 volte nell’arco della giornata)
Zucchero 80 g
Lievito di birra fresco 5 g
Uova 190 g
Malto 2 g
Zucchero 65 g
Tuorli 25 g
Latte intero 15 g
Preparazione
Per preparare la torta delle rose come prima cosa 24 ore prima preparate la crema al burro che servirà per il ripieno e l’emulsione di burro che servirà per l’impasto. Per la crema al burro: versate in una ciotola il burro a pomata, il sale (1) e lo zucchero a velo (2). Mescolate con una spatola sino ad ottenere una crema liscia (3).
Aggiungete i tuorli (4) e mescolate ancora. Unite poi anche i semi estratti dal baccello di vaniglia (5) e mescolate bene il tutto (6).
Preparate anche l’emulsione di burro. In un’altra ciotola versate il burro a pomata, aggiungete la pasta di scorza di arance (7), il miele (8) e i semi del baccello di vaniglia (9). Mescolate sino ad ottenere una crema, come fatto in precedenza.
Aggiungete i tuorli a filo (10), mescolando sino a che non saranno ben incorporati (11). Dovrete ottenere un’emulsione non troppo montata. Trasferitela ora su un vassoio rivestito con pellicola (12) e conservate ad una temperatura di 10°, per almeno 12 ore, fino all’utilizzo.
Per realizzare l’impasto assicuratevi di utilizzare un lievito rinfrescato almeno 2 volte nell’arco della giornata, forte e ben maturo. Versate nella planetaria dotata di gancio la farina e una parte dello zucchero semolato (13). Unite le uova (14) e il lievito di birra (15).
Aggiungete anche il lievito madre maturo (16) e il malto (17). Lavorate il composto sino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo ed elastico (18).
Aggiungete ora lo zucchero rimasto (19) e il tuorlo (20). Lavorate ancora sino a renderlo liscio (21).
In ultimo aggiungete il latte (22) e continuate ad impastare sino a che non sarà ben assorbito (23). Riprendete intanto l’emulsione di burro e tagliatela a cubetti (24).
Inseritela nell’impasto in due volte (25), continuando a lavorare (26) sino a che non sarà assorbita completamente (27).
Trasferite l’impasto su un piano (28) e effettuate delle pieghe slap and fold (29). Trasferite in una ciotola (30). Coprite con pellicola e lasciate puntare a temperatura ambiente per 30 minuti, poi trasferite in frigo per 8-10 ore ad una temperatura di 4 gradi.
Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume (31) trasferitelo su un piano leggermente infarinato e stendetelo con un mattarello (32), dovrete ottenere una forma rettangolare grande 36×28 cm (33)
Sistemate al centro la crema al burro (24) e con una spatolina spargetela su tutta la superficie (35). Iniziate ad arrotolare la pasta dal lato più lungo (36).
Continuate ad arrotolare la pasta (37), in modo da ottenere un rotolo (38). Tagliatelo quindi in 6 fette uguali (39).
In questo modo otterrete 6 rose (40). Arrotondatele un po’ con le mani e sistematele in uno stampo di carta da 20 cm, mettendone 1 al centro e le altre intorno (41). Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare per 6 ore a temperatura ambiente, o in forno spento solo con la luce accesa per 3-4 ore.
Trasferite su una griglia (43) e cuocete in forno statico preriscaldato a 150° per 55 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Eliminate la carta forno (44) e servite la vostra torta delle rose con lievito madre (45).
Conservazione
La torta delle rose si conserva per 2-3 giorni sotto una campana di vetro. Se preferite una volta cotta e fredda potete anche congelarla.
Consiglio
Se preferite accorciare i tempi di lievitazione potete saltare il passaggio in frigo e lasciare l’impasto in forno spento solo con la luce accesa per circa 2 ore.
Quando i prodotti locali incontrano la creatività di ristoratori appassionati e legati al territorio, i risultati sono sorprendenti… è quello che è successo nelle cucine della trattoria “Vini Da Gigio”, dove sono nati gli spaghetti con salsa di Monte Veronese e tartare di branzino! Laura e Paolo Lazzari, gestori di questa storica trattoria familiare a Venezia, ci presentano un primo piatto insolito e raffinato che abbina il gusto intenso di questo tipico formaggio stagionato alla delicata freschezza del pesce crudo. La pasta inoltre viene mantecata con una delicata crema all’aglio e vivacizzata con un pizzico di peperoncino. Una variante gourmet degli spaghetti aglio, olio e peperoncino che vi stupirà con il suo sapiente equilibrio di sapori… provate anche voi la ricetta degli spaghetti con salsa di Monte Veronese e tartare di branzino, rimarrete davvero soddisfatti!,
Per realizzare gli spaghetti con salsa di Monte Veronese e tartare di branzino per prima cosa tritate i filetti di pesce al coltello, dopo aver eliminato eventuali lische (1). Trasferite il branzino in una ciotola e condite con olio (2) e pepe (3). Mescolate e coprite con pellicola, poi lasciate in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
Passate alla crema di aglio: sbucciate gli spicchi di aglio e sbollentateli per pochi secondi (4), poi versateli in una ciotola con acqua e ghiaccio (5). Ripetete questa operazione per 3 volte, dopodiché eliminate il germoglio interno (6).
Trasferite gli spicchi in un boccale, aggiungete l’olio (7) e frullate con un mixer a immersione (8) fino ad ottenere una consistenza omogenea (9).
Versate la crema all’aglio in una padella capiente e tenete da parte (10). Portate a bollore una pentola di acqua salata per la pasta e nel frattempo grattugiate il Monte Veronese (11). Cuocete gli spaghetti al dente (12).
Mentre la pasta cuoce preparate la salsa di Monte Veronese: versate il formaggio grattugiato in una padella antiaderente (13), aggiungete la panna (14) e mescolate a fuoco dolce per farlo sciogliere completamente. Una volta pronta, tenete la salsa di Monte Veronese da parte (15).
A questo punto riprendete la tartare di branzino, unite il peperoncino (16) e mescolate delicatamente. Scolate gli spaghetti nella padella con la crema all’aglio che avrete riscaldato a fuoco basso (17) e saltateli per un minuto per amalgamarli al condimento, aggiungendo se necessario poca acqua di cottura. Siete pronti per impiattare: distribuite la salsa di Monte Veronese ancora calda sulla base del piatto (18) e adagiatevi sopra il nido di spaghetti.
Con l’aiuto di 2 cucchiai formate delle quenelle (19) e posizionate la tartare in cima al piatto (20). I vostri spaghetti con salsa di Monte Veronese e tartare di branzino sono pronti per essere serviti (21)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito gli spaghetti con salsa di Monte Veronese e tartare di branzino altrimenti la salsa di formaggio tenderà a rapprendersi.
Consiglio
Il Monte Veronese è un formaggio tipico dell’area settentrionale della provincia di Verona. Per questa ricetta è preferibile una stagionatura media, fra i 12 e i 18 mesi. Se non riuscite a reperirlo potete utilizzare il Montasio o l’Asiago stagionato.
Il branzino si può sostituire con orata o ricciola, sempre da consumare cruda.
La crostata con lemon curd è la ricetta perfetta per l’estate! Un dolce senza forno dall’intenso sapore agrumato che a prima vista ricorda una cheesecake… la base di biscotti è la stessa, mentre per il ripieno abbiamo scelto una profumatissima crema di origine anglosassone: il lemon curd. Basteranno pochi minuti sul fornello e qualche ora di rassodamento in frigorifero per ottenere una crostata senza cottura davvero eccezionale con cui fare una merenda fresca e golosa! Ideale da gustare anche a fine pasto, la crostata con lemon curd potrebbe essere un ottimo dessert per coronare un raffinato menù di mare.
Scoprite anche questi dolci con il lemon curd:
Tartellette al lemon curd
Crostata con curd di limone e meringa,
Per la base (per uno stampo del diametro di 24 cm)
Biscotti Digestive 300 g
Burro 150 g
Scorza di limone 1 da grattugiare
Per il lemon curd
Panna fresca liquida 250 g fredda
Succo di limone 150 g
Scorza di limone 2 da grattugiare
Zucchero 140 g
Burro 125 g freddo
Uova 3
Gelatina in fogli 9 g
Per guarnire
Frutti di bosco q.b.
Panna fresca liquida q.b.
Preparazione
Per realizzare la crostata con lemon curd per prima cosa preparate la crema: in un pentolino (non di acciaio) a fuoco spento versate lo zucchero e la scorza grattugiata dei limoni (1), poi mescolate bene con una frusta (2). Aggiungete le uova (3) e mescolate ancora per amalgamarle.
Incorporate anche il succo di limone (4) e trasferite il pentolino sul fuoco. Cuocete a fiamma dolce mescolando continuamente fino a raggiungere la temperatura di 82° (5). Quando la crema si sarà ispessita e velerà la marisa, spegnete il fuoco e unite la gelatina strizzata, che avrete precedentemente ammollato nell’acqua (6).
Mescolate fino a far sciogliere completamente la gelatina, poi trasferite la crema in una ciotola e aggiungete il burro freddo a cubetti (7). Frullate con un mixer a immersione per ottenere una consistenza liscia e omogenea (8). Coprite la crema con pellicola a contatto e lasciate rassodare in frigorifero per almeno 6 ore (9).
Nel frattempo dedicatevi alla base: sciogliete il burro e lasciatelo intiepidire, poi mettete i biscotti in un mixer (10) insieme alla scorza grattugiata di limone (11). Frullate per tritarli finemente (12).
Trasferite i biscotti tritati in una ciotola (13), aggiungete il burro fuso (14) e amalgamate il tutto con una marisa (15).
Foderate con la carta forno uno stampo a cerchio apribile di 24 cm e versate circa metà del composto di biscotti sulla base (16), poi compattatela con il fondo di un bicchiere (17). Utilizzate il composto rimanente per creare i bordi e mettete a rassodare in frigorifero per almeno 30 minuti (18).
Trascorso il tempo di rassodamento della crema montate la panna con le fruste elettriche (19) (20). Riprendete la crema dal frigo e ammorbiditela mescolando energicamente con la frusta (21).
Aggiungete la panna montata in più volte (22) e incorporatela delicatamente (23). Riprendete anche la base di biscotti dal frigorifero e versate la crema all’interno (24).
Livellate la superficie (25) e rimettete il tutto in frigorifero per circa 2 ore. Una volta rassodata, estraete delicatamente lo stampo e guarnite la superficie con panna montata (26), frutti di bosco e qualche fogliolina di menta: la vostra crostata con lemon curd è pronta per essere servita (27)!
Conservazione
La crostata con lemon curd si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni.
Potete anche congelarla tagliata a fette.
Consiglio
Per preparare il lemon curd si sconsiglia l’utilizzo di un pentolino di acciaio perché, facendo reazione con l’acido del limone, cambierebbe il risultato finale.
Avete amato tutti il nostro pesto di melanzane, grazie alla sua versatilità e ai suoi mille utilizzi in cucina. Ma oggi vogliamo mostrarvi un’altra versione non da meno: il pesto di melanzane rustico, che siamo certi vi delizierà durante i vostri pranzetti estivi. Una ricetta facile da preparare e da personalizzare in base ai propri gusti. Per un sapore deciso abbiamo aggiunto i pomodori secchi, mentre le arachidi tostate doneranno un gusto davvero particolare. Immancabili parmigiano e basilico, che rimandano, inequovocabilmente al tradizionale pesto genovese. Con il nostro pesto di melanzane rustico potrete preparare tantissime ricette, potrete utilizzarlo per condire la pasta, arricchire piadine, panini o crostoni! Provatelo e scoprite i suoi mille utilizzi! Ecco altre ricette con le melanzane da non perdere:
babaganoush
tagliatelle con melanzane, pesto e pomodorini
spaghetti con crema di burrata e melanzane
carpaccio di melanzane,
Categoria:
Ingredienti (per circa 350 g di pesto)
Melanzane 500 g
Pomodori secchi sott’olio 70 g
Arachidi salate tostate 70 g
Parmigiano Reggiano DOP 20 g
Olio extravergine d’oliva 60 g
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
Basilico 20 g
Preparazione
Per preparare il pesto di melanzane rustico iniziate con la cottura delle melanzane, posizionatele su una teglia con carta forno (1) e con una forchetta bucherellate tutta la superficie (2) in modo da facilitarne la cottura. Cuocete in forno statico preriscaldato a 250° per 45 min. Quando saranno pronte sfornatele (3).
Tagliate il picciolo (4) e controllate che l’interno sia ben cotto altrimenti tagliatele a metà e cuocetele ancora per 5 minuti. Una volta tiepide, mettetele nel bicchiere di un mixer (5) e aggiungete i pomodori secchi (6).
Unite anche le arachidi (7), l’olio (8) e frullate per pochi secondi con un mixer ad immersione (9).
Aggiungete quindi parmigiano (10) e basilico (11) e date una frullata velocissima per lasciare il composto grossolano (12).
Alla fine aggiustate di sale (13) e pepe (14) mescolate con un cucchiaio. Il vostro pesto di melanzane rustico è pronto (15)!
Conservazione
Il pesto rustico di melanzane si conserva in frigorifero ben chiuso per 2 giorni al massimo.
Consiglio
Se preferite un pesto ancora più grossolano potete tritare gli ingredienti al coltello e mescolarli tutti in una ciotola. Se invece lo volete più liscio e vellutato basterà frullarlo più a lungo.
La torta di grano saraceno albicocche e ciliegie è un dolce goloso perfetto per l’estate, realizzato con frutta fresca di stagione. Per questa ricetta abbiamo preso ispirazione dalla classica torta di ciliegie casalinghe, arricchendola con una vellutata e aromatica crema allo yogurt greco, che donerà gusto e freschezza, e una manciata di albicocche caramellate, un tocco raffinato che ingentilisce questo dolce rustico dai sapori intramontabili. Venite a scoprire quanto è facile preparare a casa questa torta deliziosa!,
Per preparare la torta di grano saraceno albicocche e ciliegie denocciolate (1) e tagliate a metà le ciliegie. In ciotola versate il burro plastico con scorza di limone (2), un pizzico di sale e 150 g di zucchero di canna (3).
Montate con le fruste (4). Ottenuta una montata cremosa unite, una alla volta, le uova (5) e montate, dal completo inserimento, per 3-4 minuti (6).
In una ciotola miscelate la farina di grano saraceno, la farina di mandorle (7) e il lievito setacciato (8), incorporate bene le polveri con la frusta, un cucchiaio alla volta (9).
Ora con la spatola aggiungete le ciliegie e amalgamate con movimenti circolari (11). Imburrate e inzuccherate uno stampo a cerniera da 18 cm. Versate l’impasto in tortiera (11), distribuendolo in modo piuttosto uniforme con una spatola o il dorso di un cucchiaio (12).
Spolverate leggermente la superficie con quanto basta di zucchero di canna (13). Passate in forno statico preriscaldato a 160° per circa 55-60 minuti, fate la prova stecchino al cuore per verificare la cottura (14). Tagliate le albicocche a metà, eliminate il nocciolo (15).
Quindi riducetele a spicchietti (16). Rosolatele in padella con 50 g di zucchero di canna a fiamma viva (17): appena si velano uniformemente di caramello togliete dal fuoco (18), prima che comincino a sciroppare eccessivamente perdendo in consistenza. Ci vorranno 2-3 minuti.
Tenete da parte le albicocche sciroppate (19). In una ciotola versate la panna, lo yogurt greco (20) e lo zucchero a velo (21).
Versate anche una spruzzata di succo di limone (22). Montate brevemente con le fruste elettriche la crema (23) (24).
Una volta pronta la torta, lasciatela raffreddare completamente prima di sformarla e ricoprirla con la crema di yogurt (25) e le albicocche caramellate (26). Completate con un paio di ciliegie e scaglie di mandorle tostate.La Torta di grano saraceno con ciliegie e albicocche è pronta per essere servita (27).
Conservazione
La torta non guarnita si conserva per un paio di giorni in frigorifero. Una volta guarnita si conserva in frigo 1 giorno, ma è preferibile in ogni caso consumarla subito. Per una migliore conservazione, se non si intende consumare tutta la torta in una sola volta, si possono però tenere le componenti separate in frigo e guarnire ogni singola fetta al momento del consumo.
Consiglio
La farina di mandorle si può sostituire con stessa dose di quella di nocciole. Le ciliegie possono essere sostituite da frutti di bosco a piacere.
Le ricette con il bulgur sono perfette per l’estate, proprio come la nostra insalata di bulgur vegana, che vi delizierà con la sua leggerezza. Un piatto unico completo, davvero facile da preparare. Al posto della classica insalata di riso, come base abbiamo scelto il bulgur, un cereale integrale dai chicchi dorati e gustosi. Lo abbiamo arricchito con tofu, prima marinato e poi grigliato, e melanzane grigliate, del peperoncino e qualche foglia di basilico per un tocco di freschezza. Una ricetta vegana e vegetariana, perfetta per un pranzo leggero, da gustare a casa, ma anche comodamente in ufficio o durante una gita. L’insalata di bulgur vegana è una ricetta davvero gustosa, perfetta per chi segue una dieta senza proteine animali, e non solo! Scopri le altre ricette con il bulgur:
melanzane ripiene di bulgur
bulgur con ciliegie e caprino
pomodori gratinati ripieni di bulgur
bulgur con pesto di erbe e noci
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Categoria:
Ingredienti
Bulgur 200 g
Melanzane 700 g
Tofu 180 g
Aglio 1 spicchio
Peperoncino fresco 1
Basilico 6 foglie
Origano q.b.
Olio extravergine d’oliva 3 cucchiai
Sale fino q.b.
Preparazione
Portate a bollore dell’acqua leggermente salata e cuocete il bulgur (1). Ci vorranno circa 7 minuti, ma i tempi possono variare in base alla tipologia di bulgur. Nel frattempo sbucciate uno spicchio d’aglio e schiacciatelo. Tamponate il tofu con della carta assorbente (2) e mettetelo a marinare in una ciotola con l’aglio; aggiungete mezzo peperoncino tritato (3).
Unite anche un cucchiaio d’olio (4), giratelo bene (5) e lasciatelo marinare. Quando il bulgur è cotto scolatelo e trasferitelo in una ciotola (6).
Lasciatelo intiepidire (7) e nel frattempo occupatevi delle melanzane. Spuntatele (8) e tagliatele a fette spesse (9).
Grigliate le melanzane su una griglia calda (10), cuocendole pochi minuti per lato a fiamma media. Giratele (11) e terminate la cottura. Condite con sale, origano e poco olio (12).
Grigliate ora anche il panetto di tofu su tutti i lati, ci vorranno pochi minuti (13). Quando sarà ben grigliato trasferitelo su un tagliere e tagliatelo a cubetti (14). Tagliate a pezzetti poi anche le melanzane (15).
Riprendete la ciotola con il bulgur e aggiungete: tofu (16), melanzane (17) e l’altra metà del peperoncino tagliato a fettine (18).
Spezzettate all’interno anche le foglie di basilico (19) e condite con un cucchiaio d’olio (20). Mescolate bene e servite la vostra insalata di bulgur vegana (21).
Conservazione
L’insalata di bulgur vegana è ottima anche nei giorni successivi. Conservatela in frigorifero, in un contenitore ermetico, per 2-3 giorni.
Consiglio
Per dare un tocco in più di freschezza al piatto, potete aggiungere al bulgur caldo un cucchiaio di aceto di mele.
L’insalata di riso è uno dei piatti estivi per eccellenza: c’è chi la preferisce con le verdure e chi col tonno, chi la condisce con la maionese e chi senza… con la ricetta dell’insalata di riso vegetariana cerchiamo di andare incontro ai gusti di tutti, senza rinunciare al sapore e alla leggerezza! Pomodorini, mais e mozzarella incontrano il profumo del pesto di basilico che conferisce colore e cremosità alla pietanza. Un mix di ingredienti mediterranei che stuzzicherà l’appetito di grandi e piccoli!
Provate anche queste sfiziose varianti di insalata di riso vegetariana:
Insalata di riso, mango e ananas
Insalata di riso basmati e selvaggio alle verdure
Insalata di riso con frutta secca,
Per realizzare l’insalata di riso vegetariana per prima cosa cuocete il riso al dente in abbondante acqua bollente salata. Sciacquate sotto l’acqua corrente per fermare la cottura (1), poi lasciatelo scolare per almeno 30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo dedicatevi al pesto: sciacquate delicatamente le foglie di basilico e tamponatele con carta assorbente (2), poi mettetele in un mixer con l’olio, i formaggi, i pinoli e, se desiderate, l’aglio (3).
Frullate a intermittenza fino ad ottenere una consistenza cremosa (4), poi trasferite il pesto in un barattolo e riponetelo in frigorifero fino al momento dell’utilizzo. Preparate anche gli altri ingredienti: tagliate la mozzarella a cubetti (5) e lasciatela scolare in un colino in modo che perda il liquido in eccesso (6).
Lavate i pomodorini e divideteli in 4 parti (7). Ora trasferite il riso in una ciotola, aggiungete il pesto (8) e amalgamate bene (9).
Unite i pomodorini, la mozzarella e il mais sgocciolato (10). Mescolate bene il tutto (11), poi aggiustate di sale e profumate con qualche fogliolina di basilico. La vostra insalata di riso vegetariana è pronta per essere servita (12)!
Conservazione
L’insalata di riso vegetariana si può conservare in frigorifero per massimo 2 giorni, in un contenitore ermetico. Il pesto si può conservare nel barattolo di vetro, coperto con olio, per circa 4 giorni.
Personalizzate gli ingredienti a vostro piacimento sostituendo per esempio la mozzarella fiordilatte con quella di bufala, oppure aggiungendo delle olive nere!
Per preparare il pesto scegliete foglie di basilico non rovinate, di un bel colore verde.
Siamo pronti a stupirvi con un’altra ricetta con il salmone, una di quelle davvero facili, perfetta per tutte le occasioni: il filetto di salmone in padella! Il salvacena per eccellenza, saporito e nutriente. Non dovrete fare altro che preparare la marinatura e aspettare che i filetti ne assorbano tutto il gusto. Noi abbiamo scelto di lasciarlo marinare per un’ora, ma potrete anche ridurre o aumentare leggermente questo tempo. Abbiamo utilizzato il filetto di salmone e lo abbiamo cotto in padella per pochissimo tempo, solo in questo modo sarete certi di ottenere una carne tenera e succosa. Questo piatto sprigiona un profumo unico: pepe rosa, prezzemolo, aglio e limone lo renderanno davvero unico! Ecco altre idee con il salmone da non perdere:
Filetti di salmone alla mediterranea
Trancio di salmone con pomodori e timo
Salmone croccante
Salmone al forno
Salmone in padella con aneto e panna acida,
Per preparare il salmone in padella come prima cosa occupatevi della marinatura. Tritate finemente un ciuffo di prezzemolo (1) e grattugiate la scorza del limone (tenendola da parte). In una ciotolina versate il succo del limone (1) e 60 g di olio extravergine (2). Aggiungete uno spicchio d’aglio schiacciato (3).
Unite poi il prezzemolo, i grani di pepe (4) e la scorza del limone (5). Mescolate sino ad ottenere un’emulsione stabile (6).
Prendete il salmone e tagliatelo in 4 tranci della stessa dimensione. Lavatelo rapidamente e tamponatelo con carta assorbente. Trasferite il salmone in una ciotola, aggiungete la marinatura (8), coprite con pellicola (9) e riponete in frigo a marinare per un’ora.
Versate in una padella i restanti 25 g di olio, scaldatela e aggiungete i filetti di salmone scolati dalla marinatura (10). Tenetela da parte perché servirà successivamente. Cuocete i filetti di salmone a fiamma media-alta per 3 minuti, girandoli a metà cottura con una paletta per non romperli (11). Poi alzate la fiamma e sfumate con il vino bianco (12).
Quando il vino sarà evaporato completamente versate la marinatura che avevate tenuto da parte (13). Cuocete sino a che il sughetto non si sarà ristretto, ci vorranno circa 3 minuti (14). Regolate di sale, se necessario, impiattate e servite versando sul pesce il fondo di cottura (15).
Conservazione
Una volta cotto, il filetto di salmone si conserva in frigo per un giorno al massimo, in un contenitore per alimenti.
Consiglio
Si consiglia di non cuocere troppo il filetto di salmone, la cottura deve essere veloce. La marinatura può essere fatta anche con un altro tipo di agrume; potete usare il lime ad esempio. Il prezzemolo può essere sostituito con del coriandolo fresco o con del dell’erba cipollina.