Ricordate la nostra ricetta della feta al forno? Così sfiziosa e accattivante che abbiamo deciso di trasformarla in un condimento per un primo piatto: nasce così la pasta con feta e pomodorini al forno! I sapori mediterranei da sempre sono fonte di ispirazione, qui la scelta è ricaduta sulla feta, presa in prestito dalla cucina greca, abbinata a dolcissimi pomodorini ciliegini e nostrane olive taggiasche, un mix vincente e appetitoso che vi conquisterà al primo boccone.
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Tatin di pomodori e feta
Pasta con fiori di zucca e feta
Sfoglie alle olive con pomodoro e feta,
Per preparare la pasta con feta e pomodorini al forno mettete in una teglia la feta intera (1), versate i pomodorini lavati e asciugati (2) e insaporite con le foglioline di basilico fresco (3).
Irrorate il tutto con olio di oliva (4) e insaporite con pepe nero (5). Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 200° per 25 minuti. Nel frattempo ponete una pentola con acqua sul fuoco e, quando raggiungerà il bollore, salate e lessate la pasta al dente (6).
Intanto sfornate la teglia (7), scolate qui la pasta (8) e unite le olive denocciolate (9).
Mescolate tutto per amlgamare i sapori (10) e sbriciolare la feta. Per finire completate con l’origano secco a piacere (11). Servite subito la pasta con feta e pomodorini al forno (12).
Conservazione
La feta tende ad asciugare la pasta pertanto si consiglia un consumo immediato.
Consiglio
Se la pasta dovesse risultare un po’ asciutta, aggiungete dell’acqua di cottura della pasta per legare meglio il condimento.
Solo chi osa può scoprire nuovi orrizonti di sapore e gli spaghetti vongole e nduja sono proprio un piatto innovativo e insolito, un azzardo culinario dai sapori forti e decisi. Per questa ricetta alternativa siamo partiti da un classico primo di pesce dai sapori mediterranei come gli spaghetti alle vongole, arricchendolo con uno degli ingredienti più saporiti della cucina calabra: la nduja, un particolare insaccato spalmabile e dal gusto piccante che donerà un sapore speciale a questo primo piatto, di cui sveleremo qui tutti i segreti!
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Fiori di zucca in pastella
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Per preparare gli spaghetti alle vongole e nduja, cominciate dalla pulizia delle vongole. Assicuratevi che non ci siano gusci rotti o vuoti, andranno scartati. Passate poi a batterle contro il lavandino, o eventualmente su un tagliere. Questa operazione è importante per verificare che non ci sia sabbia all’interno: le bivalve sane resteranno chiuse, quelle piene di sabbia invece si apriranno. Poi ponete le vongole in un colapasta poggiato su una ciotola e sciacquatele. Quindi versatele in una ciotola e aggiungete abbondante sale grosso. Lasciate in ammollo le vongole per 2 ore (1). Trascorso questo tempo le vongole avranno spurgato eventuali residui di sabbia, sciacquatele ancora e scolatele (2). Tritate finemente il prezzemolo (3).
In un tegame mettete a scaldare un filo d’olio. Poi aggiungete uno spicchio d’aglio (4). Unite le vongole (5). Chiudete con il coperchio (6) e lasciate cuocere per qualche minuto a fiamma alta. Le vongole si apriranno con il calore, quindi agitate di tanto in tanto il tegame finché non si saranno completamente dischiuse.
Nel frattempo ponete sul fuoco una pentola colma di acqua salata, non appena avrà raggiunto il bollore versate gli spaghetti (7) e cuoceteli al dente. Quando le vongole saranno tutte aperte spegnete subito la fiamma, altrimenti le vongole cuoceranno troppo. Scolatele (8), raccogliete l’acqua di cottura e scartate l’aglio. Sgusciate parte delle vongole e altre conservatele intere (9).
Quindi versate l’acqua delle vongole nella stessa padella, unite la nduia privata del budello (10) e mescolate per amalgamare. Scolate qui gli spaghetti (11) e continuate a cuocere utilizzando un po’ di acqua di cottura della pasta (12).
A fine cottura unite anche le vongole (13) e il prezzemolo tritato (14), un filo di olio e una bella macinata di pepe nero. Ora gli spaghetti alle vongole e nduia sono pronti da servire (15).
Conservazione
Consigliamo di consumare subito gli spaghetti vongole e nduja.
Consiglio
Raccomandiamo di salare con parsimonia l’acqua poiché sia le vongole che la nduja risulteranno molto saporite.
Impossibile resistere a una ricca e appetitosa lasagna fumante! Intramontabile piatto della domenica che ritroverete qui in una versione nuova: lasagne con zucchine, pomodori confit e salsiccia. Soltanto descrivere questa delizia solletica le pallile gustative: tra le sfoglie di pasta è racchiuso un ragù espresso dalle note primaverili realizzato con zucchine e salsiccia. I pomodorini confit, pazientemente arrostiti al forno con le erbe aromatiche, doneranno un tocco agrodolce e raffinato al piatto. Se anche per voi non è domenica senza lasagna, provate questa appetitosa variante!
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Coniglio alla birra con pomodori confit
Passatelli al pesto di zucchine
Pasta con ragù di carciofi e pomodorini
Pasta con pomodorini e stracchino,
Per realizzare la lasagne con zucchine, pomodori confit e salsiccia per prima cosa preparate i pomodorini confit: lavate i pomodorini e adagiateli interi su una teglia rivestita con carta forno. Condite con olio (1), sale, zucchero di canna, i rametti di timo, origano secco e pepe a piacere (2). Cuocete in forno ventilato preriscaldato a 140° per 120 minuti. Nel frattempo preparate la besciamella: mettete a scaldare in un pentolino il latte (3), poi aggiungete un pizzico di sale e la noce moscata.
A parte fate sciogliere il burro a fuoco basso (4), poi spegnete il fuoco e aggiungete la farina tutta in una volta (5), mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Rimettete sul fuoco dolce e mescolate fino a farla diventare dorata. Incorporate il latte caldo (6) e cuocete 5-6 minuti a fuoco dolce.
Continuate a mescolare con la frusta fino a quando la besciamella si sarà addensata (7). Ora occupatevi del sugo: tritate finemente uno scalogno (8), lavate e dividete le zucchine a metà per il lungo, quindi affettatele a uno spessore di circa 1 cm (9).
Sfilate il budello dalla salsiccia e riducetela a pezzetti con le mani (10). Versate in una casseruola capiente un filo di olio e stufate a fuoco dolce lo scalogno (11). Versate nella casseruola la salsiccia (12) e rosolate per qualche minuto.
Unite anche le zucchine (13), aggiungete il concentrato di pomodoro (14), salate, pepate e cuocete per circa 8-10 minuti a fuoco medio. Trascorso questo tempo spegnete il fuoco e tenete da parte (15).
Nel frattempo anche i pomodorini saranno ben arrostiti (16). Prendete una teglia da forno da 20×30 cm, versate sul fondo un giro d’olio (17) e un cucchiaio di besciamella (18).
Ora adagiate 3 delle 12 sfoglie di pasta secca (19) e coprite con parte del sugo di salsiccia e zucchine (20). Distribuite sopra anche i pomodorini (21).
Insaporite con un cucchiaio di Grana grattugiato (22). Proseguite con un altro strato di pasta, besciamella, pomodorini e Grana. Continuate fino a terminare gli ingredienti (24); con queste dosi otterrete 4 strati in totale.
L’ultimo strato dovrà essere costituito da besciamella, sugo di zucchine e salsiccia, pomodori e Grana (26). Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 25 minuti. Una volta cotte, sfornate le lasagne con zucchine, pomodori confit e salsiccia e lasciatele intiepidire prima di servirle (27).
Conservazione
Potete conservare le vostre lasagne con zucchine, pomodori confit e salsiccia per un paio di giorni in frigorifero oppure congelarle dopo la cottura.
Consiglio
Potete portarvi avanti con la preparazione della ricetta e realizzare il giorno prima sia i pomodorini confit che la besciamella. Conservate entrambi in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.
Gli straccetti di carne sono un secondo piatto facile e veloce della cucina casalinga: di pollo, di vitello o di manzo, piacciono sempre sia ai più grandi che ai più piccoli… così come gli straccetti di tacchino con pomodorini che vi proponiamo in questa ricetta! Come nella versione più classica la carne di tacchino viene infarinata e sfumata col vino bianco per ottenere una deliziosa cremina, ma in questo caso abbiamo deciso di arricchirla ulteriormente con pomodorini e un profumato mix di erbe aromatiche. Semplici e gustosi, gli straccetti di tacchino con pomodorini sono ideali per una cena in famiglia o in compagnia dei vostri amici!,
Per preparare gli straccetti di tacchino con pomodorini per prima cosa tagliate la carne a listarelle dello spessore di circa mezzo cm, eliminando eventuali cartilagini (1). Trasferite gli straccetti in una ciotola e insaporite con sale, pepe (2) e il mix di erbe aromatiche tritate (3).
Condite con un giro d’olio (4), mescolate bene (5), coprite con pellicola (6) e lasciate marinare in frigorifero per un’ora (o anche per tutta la notte).
Nel frattempo lavate i pomodorini e tagliateli in quarti (7). Trascorso il tempo di marinatura infarinate gli straccetti di tacchino (8) e rimuovete la farina in eccesso (9).
Schiacciate uno spicchio di aglio in camicia e fatelo rosolare in una padella con un filo d’olio (10), poi aggiungete gli straccetti (11) e cuocete a fiamma vivace per 5 minuti. Quando saranno dorati esternamente unite i pomodorini (12) e proseguite la cottura per un paio di minuti.
A questo punto sfumate col vino bianco (13) e cuocete a fuoco medio-basso per una decina di minuti. Dopodiché alzate nuovamente la fiamma, giusto il tempo di far addensare il sughetto (14). Gli straccetti di tacchino con pomodorini sono pronti per essere serviti (15)!
Conservazione
Gli straccetti di tacchino con pomodorini si possono conservare in frigorifero per 1-2 giorni.
Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Se desiderate potete completare il piatto con una manciata di mandorle o pistacchi per aggiungere una nota croccante!
Il pollo al curry con i suoi aromi speziati e la sua irresistibile cremosità ha fatto breccia nei nostri cuori già da tempo, per questo abbiamo pensato a una variante più espressa: gli straccetti di pollo al curry, un secondo piatto facile e veloce che conquisterà anche voi al primo boccone. Questi teneri bocconcini di pollo speziati hanno tutto quello che si può desiderare: un gusto avvolgente, un tocco cremoso e un colore vivace che renderà ancora più accattivante la pietanza. Basterà aggiungere del riso per dare vita a un piatto unico, ricco e sostanzioso!
Venite a curiosare tra le nostre ricette di pollo più sfiziose:
Pollo al curry con mele
Straccetti di pollo fritto allo yogurt
Pollo al latte di cocco e curry
Bocconcini di pollo con yogurt e curcuma
Straccetti di pollo alla sorrentina,
Per realizzare gli straccetti di pollo al curry per prima cosa tagliate il pollo a striscioline (1), mettetelo in una capiente ciotola, unite l’olio (2) e salate (3).
Insaporite con il curry (4) e la paprika (5), mescolate con un cucchiaio (6) in modo da ricoprire tutto il pollo con le spezie. Lasciate riposare per 15 minuti.
Nel frattempo preparate il riso. Sciacquate il riso (7) e mettetelo in una pentola, coprite con l’acqua (8) e cuocete per 10 minuti dall’ebollizione (9).
Appena il riso è pronto toglietelo dall’acqua di cottura con un mestolo forato (10) e mettetelo a raffreddare in una ciotola. Conditelo poi con sale e olio (11). Riscaldate dell’olio in una larga padella, unite lo spicchio d’aglio schiacciato (12), rosolate per qualche minuto aromatizzando così l’olio.
Togliete l’aglio, unite il pollo (13) e fate rosolare a fiamma moderata per circa 8 minuti, mescolando spesso. Appena il pollo è rosolato da tutti i lati unite una macinata di pepe, mescolate e unite anche il brodo caldo (14) e la panna (15).
Cuocete per altri 10 minuti (16) mescolando ogni tanto finchè la crema si rapprende (17). Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire un attimo. Impiattate e servite il pollo accompagnato dal riso, decorate il piatto con foglioline di prezzemolo. Gli straccetti di pollo al curry sono pronti per essere gustati (18).
Conservazione
Conservate gli straccetti di pollo al curry in frigorifero per 1-2 giorni al massimo. Si sconsiglia la congelazione.
Consiglio
Per un gusto ancora più deciso quando marinate il pollo potete aggiungere del peperoncino tritato
Siete alla ricerca di nuove idee sfiziose per i vostri toast? Provate la nostra ricetta del toast di patate alla pizzaiola. Niente pane per questo speciale toast, ma un morbido impasto di patate che racchiude un ripieno filante dagli accattivanti sapori mediterranei. Impossibile resistere a questo croccante stuzzichino ispirato ai migliori street food ma in versione casalinga!
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Sbriciolata di patate
Polpette di pane
Polpette al forno
Medaglioni di polenta,
Per realizzare il toast di patate alla pizzaiola per prima cosa lavate le patate sotto l’acqua corrente e mettetele in una pentola capiente piena d’acqua. Fatele cuocere per circa 35 minuti (1). Quando saranno morbide, toglietele dal calore e lasciatele intiepidire. Private le patate della buccia, passatele nello schiacciapatate e raccogliete la purea in una ciotola (2). Unite l’uovo (3) al composto.
Aggiungete ancheil sale e la farina 00 (4). Mescolate il composto fino ad ottenere un panetto morbido e ben lavorabile (5). Mettete su un piano da lavoro un foglio di carta forno e cospargetelo con del pangrattato. Prelevate una quantità di impasto (80 g) e adagiatelo sul foglio di carta forno, date con le mani una forma quadrata (6).
Versate sal centro un cucchiaino di passata di pomodoro (7), l’origano, il basilico ed una fetta di mozzarella ben scolata e asciugata (9).
Richiudete il ripieno (10) sempre con una quantità di impasto alle patate ( sempre 80 g) e con le mani date sempre la forma quadrata (11). Con le dosi indicate otterrete 4 toast (12).
In una padella antiaderente fate scaldare l’olio extra vergine di oliva. Aggiungete i toast di patate alla pizzaiola massimo due per volta (13), fateli dorare da entrambi i lati rigirandoli di tanto in tanto per circa 10 minuti (14). Servite i toast di patate alla pizzaiola ben caldi (15).
Conservazione
Potete conservare i toast di patate alla pizzaiola crudi per 1 giorno in frigorifero ben coperti da pellicola trasparente, cotti si conservano in frigo per 2 giorni, sempre coperti da pellicola. Potete congelarli prima o dopo la cottura.
Consiglio
Potete cuocere i toast di patate in forno statico a 200° per 15 minuti, se utilizzate il forno ventilato abbassate la temperatura a 180°. Al posto della mozzarella potete utilizzare la provola.
Siete pronti per immergervi nella cucina siciliana? Oggi vi parliamo di un primo piatto particolarmente diffuso a Palermo, la pasta c’anciova. Si tratta di un condimento molto povero a base di acciughe, pinoli e pomodoro concentrato, ingredienti onnipresenti nella tradizione sicula. A caratterizzare la pasta c’anciova c’è una preparazione indispensabile la muddica atturriata. In buona sostanza si tratta di pangrattato o mollica (muddica) che viene tostato in padella, e perciò atturriato. Questo condimento, considerato anticamente il formaggio grattugiato dei poveri, impreziosisce piatti umili e semplici come involtini e persino quella che è considerata la versione in bianco di questo primo, vale a dire la pasta con le sarde. Nella nostra personalissima versione alla muddica atturriata abbiamo aggiunto anche delle mandorle che conferiranno quel tocco di croccantezza in più e di spessore al piatto di pasta c’anciova.
Siete curiosi di scoprire altri primi piatti tradizionali della Sicilia bedda? Ecco quello che fa al caso vostro:
Pasta ‘ncasciata messinese
Pasta alla Norma
Couscous ai frutti di mare
Anelletti al forno,
Per preparare la pasta c’anciova iniziate versando le acciughe in una padella con un l’olio (1) mescolate spesso affinché non si sciolgano completamente. Successivamente unite prima l’aglio tritato finemente (2) e poi le i pinoli e l’uva passolina (3), fate insaporire per un paio di minuti.
A questo punto aggiungete il concentrato di pomodoro (4) e l’acqua (5). Aggiungete sale, pepe e un pizzico di zucchero, mettete su il coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti a fiamma dolce (6).
Nel frattempo mettete sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta e occupatevi anche della “muddica atturrata” (cioè del pangrattato abbrustolito). Mettete le mandorle in un sacchetto e trituratele grossolanamente con un batticarne o un pesetto (7). Versate il pangrattato in una padella antiaderente (8) e unite le mandorle sbriciolate (9).
Aggiungete l’olio e un pizzico di sale e poi lasciate tostare a fuoco medio per circa 5 minuti mescolando spesso per evitare che si bruci (10): dovrà diventare di un bel colore abbrustolito. A questo punto cuocete salate l’acqua bollente e cuocete la pasta (11). Quando sarà al dente scolatela in pentola per aggiustarla con il condimento, mescolate (12) e servite la vostra pasta c’anciova con una spolverata di muddica atturrata e prezzemolo tritato a piacere.
Conservazione
Una volta pronta la pasta c’anciova è bene consumarla subito.
Se desiderate potete preparare il sugo in anticipo e conservarlo fino a due giorni in frigorifero.
Consiglio
La muddica atturrata originale è senza le mandorle, quindi potrete ometterle se non vi piacciono. Aggiungendole donerete un tocco di croccantezza e particolarità al piatto.
L’insalata di riso con salmone tataki e rucola è un’idea sfiziosa per rimanere leggeri durante l’estate! Non la solita insalata di riso, ma una variante a base di riso integrale condita con crema di rucola e mandorle. Ad accompagnarla un classico della cucina giapponese, il tataki di salmone: si tratta di filetti di pesce marinati nella salsa di soia che vengono ricoperti di semi di sesamo e scottati brevemente in padella. In questo modo il salmone rimarrà crudo internamente mantenendo così intatto tutto il suo sapore e le sue qualità. Servite l’insalata di riso con salmone tataki e rucola come piatto unico, sarà perfetto per un pranzo gustoso e nutriente al tempo stesso!,
Per preparare l’insalata di riso con salmone tataki e rucola, per prima cosa cuocete il riso integrale in acqua salata bollente per circa 10-15 minuti (1). Intanto mettete a marinare i filetti di salmone nella salsa di soia per circa 10 minuti (2). Una volta cotto, scolate il riso e versatelo in una ciotola, poi lasciatelo intiepidire (3).
Mescolate i semi di sesamo e i semi di lino in una pirofila, adagiate all’interno i filetti di salmone (4) e ricopriteli interamente (5). Trasferite i filetti di salmone panati in congelatore per un’ora (6).
Nel frattempo mettete 50 g di rucola in un contenitore alto e stretto insieme all’olio evo (7) e a un pizzico di sale (8), poi frullate con un mixer a immersione per ottenere una crema liscia e omogenea (9).
Versate la crema di rucola sul riso intiepidito (10), mescolate bene (11) e aggiungete le mandorle a lamelle (12).
Unite la rucola rimanente spezzettandola con le mani (13), poi mescolate ancora e riponete l’insalata di riso in frigorifero fino al momento di servirla (14). Trascorso il tempo di raffreddamento del salmone, scaldate un filo d’olio di semi in una padella antiaderente e adagiate i filetti di pesce (15).
Scottate il salmone a fuoco vivace per 2 minuti per lato (16), poi tagliatelo a fette dello spessore di 1 cm usando un coltello ben affilato (17). A questo punto distribuite l’insalata di riso nei piatti da portata (18).
Posizionate a lato le fette di salmone tataki (19) e guarnite con un filo d’olio e scaglie di mandorla (20). La vostra insalata di riso con salmone tataki e rucola è pronta per essere servita (21)!
Conservazione
Si consiglia di consumare subito l’insalata di riso con salmone tataki e rucola.
Consiglio
Per la panatura del salmone tataki potete utilizzare solo semi di sesamo nero.
Le mandorle possono essere sostituite con i pinoli.
C’è chi la schiacciata la preferisce dolce e chi invece la vuole salata. Stiamo parlando della schiacciata toscana! Nella versione salata si tratta di un impasto facile da fare in casa: saranno necessarie un paio di lievitazioni affinché il risultato finale sia esattamente come deve essere: la schiacciata all’olio toscana, infatti, racchiude in sé una poesia armonica fatta di un impasto spugnoso nel mezzo, ideale ad accogliere ricchi condimenti, e di una fragrante crosta dorata. Attenzione quindi a non chiamarla o confonderla con la focaccia! Nel centro di Firenze, e non solo, è uno degli street food più comuni e finalmente potrete prepararla anche voi grazie alla nostra ricetta spiegata passo passo. L’unico dubbio che avrete quando prepararete anche voi l’autentica schiacciata all’olio sarà la scelta della farcitura! Noi intanto vi suggeriamo: finocchiona toscana o mortadella, stracchino e granella di pistacchi. E voi che idee avete? Mentre ci pensate vi lasciamo qualche altra idea stuzzicante in tema “schiacciata”:
Schiacciata di zucchine
Schiacciata integrale con asparagi e Grana
Torta di riso schiacciata
Schiacciata alle nespole e rosmarino,
Per preparare la schiacciata all’olio cominciate versando in una ciotola la farina manitoba e la farina 00 (1). Sporcatevi le mani di farina e sbriciolate il lievito fresco (2), poi versate parte dell’acqua fredda tenendone un po’ da parte (3).
Iniziate a impastare con un cucchiaio di legno (4) e versate la restante parte di acqua (5) continuando a impastare (6).
Versate l’olio (7) incorporandolo ancora con il cucchiaio di legno (8) e infine il miele (9).
Continuate a impastare finché l’impasto non avrà cambiato consistenza e sarà diventato leggermente morbido e appiccicoso (10). Quindi inumiditevi leggermente le mani (11) e impastate a mano: lavorate sollevando un lembo e portandolo al centro, ripetete per qualche minuto (12).
Incorporate il sale (13) e poi trasferite l’impasto in una ciotola unta, coprite con pellicola (14) e fate lievitare per circa 90 minuti, o comunque fino al suo raddoppio, tenendolo in forno con la luce accesa o sotto una copertina (15).
Trascorso il tempo bagnate leggermente il piano da lavoro e inumidite anche le mani (16), quindi versate l’impasto sul piano (17) e date 3 pieghe di rinforzo. Il movimento da fare è semplice, bisogna sollevare con le mani dalla parte centrale (18).
Dopodiché l’estremità bassa andrà appoggiata sul piano mentre quella superiore andrà ricongiunta (19) appoggiandola sopra (20). Ripetete questa operazione per altre 2 volte. Formate una palla, coprite e lasciate lievitare per altri 30 minuti (21).
Sistemate la carta forno all’interno di una teglia da 30×40 cm, ungete e poi rovesciate all’interno l’impasto lievitato (22). Tirate con la punta delle dita formando i classici fori della focaccia (23). Vaporizzate la superficie con poca acqua e ancora un po’ di olio (24).
Salate a piacimento (25) (nella versione tradizionale si abbonda con i due condimenti). Quindi passate infine alla cottura in forno, preriscaldato in modalità statica, a 230° per circa 7 minuti poi abbassate a 190° e continuate per altri 9 minuti circa. Staccate la schiaccata dalla leccarda e sistematela sulla griglia del forno, quindi ripassatela per altri 9 minuti circa a 190° (26). Una volta estratta dal forno spennellate la vostra schiacciata con ancora un po’ d’olio prima di gustarla in purezza o dividerla a metà e farcirla (27).
Conservazione
Per essere sicuri di gustare la schiacciata toscana ancora fragrante vi consigliamo di mangiarla al momento, ma potrete comunque conservarla per 1-2 giorni al massimo chiusa in un sacchetto. In questo caso vi invitiamo a riscaldarla in fornoper qualche istante.
Consiglio
Il miele è un nutrimento per il lievito ma serve anche a dare la giusta doratura all’impasto, se non l’avete in casa o volete una valida sostituzione provate con le stesse quantità di malto o di zucchero!
Le triglie fritte con burro alle acciughe sono un secondo piatto per palati sopraffini! Lo chef Philippe Léveillé si è ispirato ad una ricetta tipicamente francese, la sogliola alla Colbert per ideare questa versione gourmet. Per realizzarla bisogna prestare una particolare attenzione alla scelta degli ingredienti, soprattutto al burro che sarà il protagonista di questo piatto; scegliete quindi un burro di ottima qualità per un risultato perfetto. Altra cosa importantissima è la pulizia delle triglie, infatti per la riuscita del piatto, la parte inferiore dovrà restare integra, e le triglie andranno deliscatate delicatamente per non rovinare la sua carne. Con la giusta temperatura dell’olio otterrete una frittura asciutta e leggera; la triglia avrà la forma perfetta da farcire con la crema di burro e acciughe, mentre la polvere di capperi donerà la giusta sapidità! Preparate anche voi questo piatto di alta cucina e sentitevi dei grandi chef per un giorno.Scoprite altre ricette con le triglie:
triglie alla livornese
triglie ripiene e fritte
triglie al cartoccio
triglie alla vernaccia,
Burro 200 g (di ottima qualità, a temperatura ambiente)
Acciughe sott’olio 20 g
Sale fino q.b.
Pepe bianco q.b.
Farina 00 q.b.
Uova 2 (medie)
Pangrattato q.b.
per friggere
Olio di semi q.b.
per decorare
Capperi q.b. in polvere
Preparazione
Per preparare le triglie fritte con burro alle acciughe pulite le triglie: eliminate le pinne sul dorso (1), quelle laterali (2) e quelle inferiori (3). E’ importante utilizzare triglie non eviscerate e fare attenzione a non bucare la parte della pancia.
Ora come se doveste sfilettarla incidetela lungo il dorso e fate scorrere il coltello in maniera parallela alla lisca (4). Non arrivate fino in fondo, dovreste solo indicerla. Capovolgete la triglia e fate la stessa cosa dall’altro lato (5). Allargate quindi i due filetti in modo da staccarli bene dalla lisca centrale (6).
Adesso utilizzando una forbice tagliate la lisca sia dalla parte della testa, sia dalla coda (7). Estraetela con le mani (8) ed eliminate le interiora interne (9).
Con una pinzetta eliminate ulteriori spine (10). Pulite in questo modo tutte le triglie. Passate ora a realizzare la crema al burro. Versate il burro nella ciotola di una planetaria (11) e montatelo con la foglia (12).
Aggiungete poi i filetti di acciughe (13) e continuate a montare fino a che si saranno sciolte e avrete ottenuto una crema omogenea. Trasferitela poi in un sac-à-poche dotato di bocchetta a stella (14). Passate alla panatura della triglia, allargatela e passate solo l’interno nella farina (15).
Passate poi, sempre e solo l’interno, prima nell’uovo (16) e poi nel pangrattato (17). Trasferite su un vassoio (18) e proseguite così per le altre.
Scaldate l’olio in un tegame fino a raggiungere una temperatura di 175°. Ora immergetela nell’olio (19), tenendo sollevate la testa e la coda (20), facendo molta attenzione a non scottarvi. Lasciate scivolare poi la testa nell’olio e in ultimo anche la coda (21). La temperatura dell’olio non deve mai superare i 180°.
Scolate su un vassoio con carta da cucina (22), tamponate per togliere l’olio in eccesso. Ora trasferite in un piatto e farcite l’interno con la crema al burro di acciughe (23). Aggiungete sopra la polvere di capperi e servitela (24).
Conservazione
Consigliamo di consumare le triglie fritte al momento. La crema al burro può essere conservata in frigorifero per un paio di giorni.
Consiglio
La temperatura dell’olio da mantenere e friggere pochi pezzi alla volta è fondamentale per il risultato di una frittura asciutta e croccante. Tenere la triglia durante la frittura come mostrato serve a fare in modo che si cuocia prima la parte più carnosa e poi in maniera omogenea anche testa e coda.